Il linfodrenaggio è una tra le tecniche di massaggio manuale che viene sempre richiesta in tutti i centri estetici. Questa pratica consiste in una messa a punto per drenare la linfa presente nell’omonimo circolo dell’organismo. Questo liquido deriva da un ultrafiltrato del plasma e la sua circolazione nell’organismo circola attraverso i vasi linfatici.
Tanti sono i metodi di linfodrenaggio conosciuti dalle migliori esperte del settore, come tutte le estetiste che hanno studiato alla scuola Cesvim. Quello più utilizzato e famoso, tuttavia, è quello messo a punto dal dottor Vodder e sua moglie, che consiste nell’applicare leggeri sfioramenti sulla pelle, dall’estremità del corpo verso il centro, per aiutare la linfa durante tutto il suo percorso. Un massaggio ben svolto comporterà subito a contribuire nella riduzione dei gonfiori, ristagni e cellulite; nel miglioramento della microcircolazione; in un effetto rilassante grazie alla leggerezza delle manovre di sfioramento; in un effetto rigenerante che farà sentire chi si è sottoposto al massaggio come rinato/a. La scuola di Vodder, volendo riassumere tutte le fasi di lavoro,prevede l’esecuzione di quattro movimenti tipici: spinte circolari, rotatorie, movimenti a pompaggio ed erogatori.
A differenza del precedente metodo, quello di Leduc prevede l’esecuzione di un minor numero di movimenti che fanno tutti parte dei protocolli terapeutici che cambiano in base al tipo di disturbo necessario da trattare. I movimenti previsti da questo tipo di massaggio linfodrenante si possono raggruppare nella manovra di richiamo e in quella di riassorbimento. La prima delle due tecniche ha come scopo quello di svuotare i collettori linfatici, mentre quella di riassorbimento consiste nel favorire il riciclo dei liquidi all’interno dei vasi linfatici superficiali.
A decidere quale dei due trattamenti sarà quello più idoneo per le nostre esigenze sarà la nostra massaggiatrice di fiducia. Il linfodrenaggio manuale permette di agevolare il ritorno della linfa nel circolo venoso, il riutilizzo delle sostanze utili e lo scarto di quelle non più utilizzabili dall’organismo.